L. ROSSETTI - INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA ANTICA (1998)
Glossa
Termine della tarda latinità, derivato dal greco glîssa o glîtta (glotta, «lingua»). Il termine indica la nota esplicativa introdotta per rendere conto di parole rare (arcaiche, dialettali, straniere) che potevano necessitare di una spiegazione e, più in generale le annotazioni che talora accompagnano testi su papiro o su pergamena (nel qual caso diviene sinonimo di scolio). Si suole distinguere tra glosse marginali, glosse interlineari (o intercalate, collocate cioè fra le righe del testo), glosse sistematiche (o continue: un embrione di vero e proprio commentario) e commentario "a corona" (che letteralmente circonda il testo da commentare e occupa gran parte della pagina: in tal caso il testo, scritto in corpo piuttosto grande, occupa solo un’area relativamente piccola a centro pagina). Accade talora che il copista incorpori, anche solo occasionalmente, le glosse interlineari e marginali nel testo continuo (v. alla voce Interpolazione).