L. ROSSETTI - INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA ANTICA (1998)


Disattenzione indotta

La lettura continuata genera degli automatismi anche piuttosto potenti, per cui può anche accadere di non badare a qualcosa che pure meriterebbe la nostra attenzione. A sua volta un testo ben costruito sa pilotare l’attenzione del lettore, e così indurlo a non badare a qualcosa. Analogamente la presenza di un vasto apparato di note di commento è assai efficace nell’indurre a pensare che laddove non c’è nessuna nota tutto sia perfettamente intuitivo (invece può ben accadere che un certo dettaglio sia problematico e ci sarebbe bisogno di una nota ad hoc, per cui, se manca una simile nota, il lettore rischia di non allertarsi a sufficienza). Anche un’attenzione selettiva che induca a interessarsi pressoché soltanto di certi aspetti del testo in esame, è in grado di produrre forme anche tenaci di disattenzione indotta. — Una forma molto particolare di disattenzione indotta ha luogo quando si scindono sistematicamente i frammenti dalle testimonianze, perché il contesto nel quale compare la citazione di un brano d’autore è disponibile in un altro punto della raccolta o addirittura non viene riportato. Ciò espone a qualche rischio in sede di interpretazione, data la tentazione di limitare l’esame ai soli frammenti selezionati (e identificati come tali) dagli editori, come se altre fonti di informazione non esistessero o non aggiungessero nulla di rilevante.


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