L. ROSSETTI - INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA ANTICA (1998)


Anonimi

Gr. ¢nÒnumoj. Specialmente i papiri, ma non di rado anche i codici, ci fanno conoscere delle unità testuali prive dell’indicazione relativa all’autore (privi cioè sia di inscriptio — quindi anepigrafi o acefali — sia di subscriptio), documenti che solo in qualche caso è possibile attribuire a qualche personaggio noto con sicurezza o almeno con buona probabilità. Si considera anonimo solo il testo di cui non viene indicato un autore nemmeno dai filologi. Naturalmente accadeva anche in antico che si pubblicassero, talora, anche dei testi intenzionalmente anonimi. È possibile, ad es., che le Definizioni incluse nel Corpus Platonicum siano per qualche tempo circolate in questa forma, trattandosi di compilazione di scuola, forse dovuta alla collaborazione di più allievi e non necessariamente dei più qualificati.

 


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